RECENSIONI E COMMENTI

Da "Libreria Universitaria":
L'importante è andare avanti, 16-09-2012, ritenuta utile da 1 utente su 1
di G. Del piano - leggi tutte le sue recensioni

«All'improvviso una malattia sconvolge la vita di una donna: non la persona che ne è affetta ma la persona che le è vicina. La protagonista, a differenza di quanti fanno fatica ad accettare il cambiamento nell'altro, accetta la malattia, forse perché documentandosi comprende come questo male silenziosamente abbia trasformato la madre che, forse, ha la fortuna di non capire quello che ha. Nonostante tutto resta la speranza di un gesto, che possa per un attimo permetterle di pensare che la malattia sia scomparsa, anche solo per un attimo e riavere per un po' la madre complice di un tempo che era felice e rideva con lei. »



E' una bellissima storia che ha come filo conduttore la malattia di Alzheimer. Un'esperienza romanzata, scorrevole, commovente e allo stesso tempo romantica. Narrata dagli occhi di chi ha sofferto e chi soffre, ma di chi ha comunque nel cuore sempre la consapevolezza che la vita, per breve che possa essere, va vissuta pienamente ogni attimo che passa. Proprio come fa la farfalla, che non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta. La malattia di Alzheimer non solo toglie la memoria ma spersonalizza chi ne è affetto. E' come un lungo addio alla vita ma questa affascinante storia coglie gli aspetti positivi che possono nascere da un'esperienza così terribile.
Da leggere senza mai fermarsi!
Anna (Sololibri e Ibs)

Per me è un capolavoro,una volta che hai iniziato a leggere la prima pagina non lo riponi finchè non sei arrivato all'ultima. Ti affascina, ti colpisce, ti fa riflettere. Impariamo ad apprezzare le cose che abbiamo, senza dover necessariamente aspettare di perderle. Complimenti Sara!!!
Giuseppe Lombardi (Facebook)

3 commenti:

  1. Amo leggere ma non sempre amo quello che leggo. Questo romanzo l'ho amato dal momento in cui me lo sono trovato in mano. Piccolo e apparentemente delicato, proprio come una farfalla ma, come quest'ultima, incredibilmente forte.
    Sara riesce a toccare i punti fondamentali della nostra esistenza in poche pagine che si susseguono e che ti rapiscono per la loro dolcezza e la loro semplicità.
    Il primo punto è l'amore, che troppo spesso ormai è volatile tra uomini e donne ma che poi invece rimane e permea la nostra vita quando si tratta dell'amore tra un genitore ed un figlio. Spesso siamo abituati a non considerarlo quasi più o forse lo diamo talmente per scontato che non riusciamo più a godercelo, ma quando poi ci viene portato via dalla fine naturale del nostro cammino o, come in questo caso, da un male che arriva subdolo e silenzioso e cancella con una gomma i ricordi, i pensieri e ci fanno guardare quello che era il nostro mondo come ad un posto che non conosciamo rendendocelo anche pericoloso, ecco che lo rincorriamo come si rincorre una piccola farfalla che zigzagando fugge da noi e non si fa prendere irridendoci con i suoi splendidi colori.
    Il secondo punto è la famiglia che di questi tempi non gode di ottima salute. Negli ultimi anni si è fatto di tutto per disgregare la famiglia e ci si è riusciti in modo quasi perfetto. Dico quasi perchè comunque l'Uomo è sempre alla ricerca di questo punto fondamentale della società. Siamo sempre alla ricerca della nostra famiglia una ricerca così spasmodica che a volte ci basta anche solo di prendere un aereo per andare a visitare qualcuno che da tanto tempo non vediamo o che magari non abbiamo mai conosciuto ma che fa parte integrante del nostro essere, ha contribuito al nostro essere, per riuscire a farci stare meglio, anche se poi non lo rivedremo mai più, noi il passo lo abbiamo fatto e abbiamo chiuso quello che era un cerchio incompleto.
    Un punto che la mia amica Sara ha colto e spero di non dire un'eresia visto che è solo una sensazione che mi ha dato, è la qualità della vita che noi abbiamo in questo tempo di grande crisi e di grande consumismo. Non guardiamo più il cielo, non annusiamo più un fiore, non vediamo nemmeno più chi sul ciglio di una strada sta piangendo disperato perchè magari ha perso un amore. Siamo troppo presi dal nostro lavoro, dal corso di ginnastica, dal telefonino che squilla e dall'auto che strombazza perchè ha fretta di passare dove magari non può ma da lì si fa prima. Stiamo correndo come folli, non godiamo più nulla di quello che facciamo. Vivere intensamente non vuol dire godere della vita ma l'esatto contrario. I giorni i mesi si susseguono a velocità smisurata e quando ci guardiamo indietro non ricordiamo nulla di quello che abbiamo fatto se non le cose davvero importanti, i figli, gli amori e i nostri genitori. Come un cerchio che si chiude, solo quel che c'è di buono rimane, anche se a volte ci porta qualche dolore, ma solo le cose importanti davvero rimangono.
    Non voglio annoiarvi oltre, ma un'ultima cosa la voglio dire e la dico alla mia amica e collega Sara Briani:
    Brava, brava, brava... Mi hai emozionato, fatto appassionare e mi hai fatto conoscere un mondo che non conoscevo, un mondo di cui avevo sentito parlare ma non sapevo che cosa volesse dire viverci dentro.
    Ora vola piccola Sara, libra come una farfalla.


    Gianluca Bondioli

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  2. Grazie Gianluca, sono veramente commossa per quello che hai scritto.
    Sara

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  3. Da "BolognaPlanet.it"
    Libera di volare come una farfalla di Sara Briani

    “Io sono una farfalla nel vento.
    Ho dipinto le mie ali, le ho spedite al cielo.
    E ho volato.”
    Dopo aver letto il secondo romanzo dell’autrice bolognese Sara Briani, dal titolo “Libera di volare come una farfalla” (Arduino Sacco editore), tante sono state le sensazioni rimaste a scorrere dentro di me.
    Tante ed intense.
    E’ la storia dei ricordi di Ginevra...è la storia di una crudele malattia che toglie ogni cosa, ogni esperienza, ogni emozione passata, lasciando solamente un vuoto desolante ed il profondo dolore di chi ne è testimone.
    È la storia di un dolcissimo amore e di una meravigliosa metamorfosi: segreti e rivelazioni che sapranno far ritrovare a Ginevra una strada smarrita, portando luce e conforto sul suo cammino e facendola confrontare con un passato nebuloso che da tempo attendeva di essere risolto.
    Ma è il titolo stesso del romanzo a fornire una splendida, quanto semplice chiave di lettura: il fatto di sentirsi liberi, proprio come una farfalla appena uscita dal suo bozzolo. Libera di volare e di scoprire il mondo.
    È la stessa sensazione di libertà che ho provato dopo aver scorso l’ultima riga: l’autrice racconta una favola che si scontra con la dura realtà che tante persone hanno attraversato ed il romanzo alterna momenti di profondo sconforto per il tormento che colpisce la protagonista e che, all’inizio è incapace di affrontare, ad attimi di estrema tenerezza tra il rapporto d’amore tra madre e figlia ed un legame ritrovato e fortemente rinsaldato.
    “Libera di volare come una farfalla” offre diversi spunti di riflessione e fa riflettere.
    Certamente, è un libro che coglie molti aspetti importanti su come dovrebbe essere vissuto ogni momento, su come qualunque istante debba essere curato al massimo e nulla dato per scontato.
    E’ un libro che insegna quanto si possa vedere tutto con occhi semplici e genuini e quanto sia importante cogliere l’aspetto positivo in tutto quello che si fa ogni volta, persino nelle cose più quotidiane.
    La scrittura è fluida ed assolutamente non complicata e la vicenda consente al lettore di immedesimarsi nella protagonista e di lasciarsi avvolgere completamente dagli avvenimenti: si sorride e si piange assieme a lei ed, alla fine, si può scoprire una evoluzione interiore che è la stessa che percorre Ginevra.
    Per uno scrittore di incubi come me, questo romanzo è stato certamente una stupenda incursione in un genere diverso e mi ha offerto ottime ispirazioni ma soprattutto è stato in grado di regalarmi un senso di serenità unico e credo sia il parere condiviso da tutti coloro che hanno già avuto modo di leggere (ed i tanti che leggeranno) la seconda opera di una giovane autrice che ha ancora molte frecce al suo arco!

    Ottimo giudizio anche per Arduino Sacco, editore innovativo che, oltre a dare il giusto spazio ai tanti autori emergenti di talento, che hanno voglia di raccontare valide storie, crede fermamente nelle nuove idee e nel giusto modo di proporle e, nel libro di Sara Briani, anche questa consapevolezza di riesce chiaramente a cogliere.
    Fabrizio Carollo
    Bologna, 18 marzo


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